ERID Lab riunisce una comunità multidisciplinare di ricercatori che studiano le culture mediali dell’infanzia e dell’adolescenza. Il principale oggetto delle ricerche del laboratorio sono le tecnologie dell’apprendimento, il che significa studiare esperienze relative all’implementazione di strumenti tecnologici nei processi educativi e dell’apprendimento.
Il laboratorio propone confronti tra accademici ed esperti, italiani e non, e attori al di fuori del mondo universitario, promuovendo il dialogo tra il mondo scientifico, le istituzioni dell’educazione e della formazione, aziende e istituzioni con lo scopo di sviluppare una riflessione su teorie e modelli di apprendimento innovativi che abbiano una forte connessione con la realtà.
La co-pianificazione tra entità e persone che agiscono direttamente sul territorio è fondamentale, in modo da mettere in pratica azioni condivise e dare supporto alla ricerca teoretica con una visione più chiara della realtà, agendo efficacemente in contesti e situazioni che differiscono molto tra loro.
Il laboratorio non cerca solo soluzioni ma fa anche proposte concrete da sottomettere alla sfida dell’uso e del confronto con gli utenti. Per questo motivo sono fondamentali la prototipazione di website educativi, di ambienti di apprendimento digitali per l’insegnamento, di corsi e-learning, di risorse multimediali e di tutti gli strumenti necessari per un’educazione ibrida e blended.
Grazie a collaborazioni interdisciplinari, il laboratorio si impegna a progettare proposte concrete per l’educazione, la formazione continua e l’apprendimento sociale.
L’ERID Lab ha come suo principale obiettivo condurre ricerca che risponda e vada incontro ai bisogni del territorio, accogliendo e sfruttando anche esempi e buone pratiche da contesti differenti.
Il Laboratorio, diretto dal Prof. Pierpaolo Limone, si avvale della consulenza di un comitato scientifico composto da esperti di beni culturali, curatori museali e di studiosi nel settore dei linguaggi digitali per la didattica.
ERID Lab sviluppa i propri progetti in partenariato con Università italiane ed estere, musei del Mediterraneo, istituti scolastici delle Regione Puglia, case editrici e aziende. Il trasferimento dei risultati scientifici nell’ambito aziendale avviene attraverso uno spin-off universitario: TINADA, una realtà che opera nei settori dell’editoria multimediale, della comunicazione culturale, della formazione a distanza e dei servizi integrati per la didattica.