Presentazione del libro “Sperimentazioni del Metodo Analogico: esperienze, pratiche, ricerche”
Il Learning Science hub, centro di ricerca dell’Università di Foggia coordinato dalla prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale e delegata del Rettore alla Formazione Insegnanti e Formazione continua, è lieto di annunciare la presentazione del libro “Sperimentazioni del Metodo Analogico: Esperienze, Pratiche, Ricerche”, edito da McGraw-Hill e frutto di un lavoro di ricerca che ha avviato una rete di relazioni tra studenti, insegnanti, giovani ricercatori e accademici.
“Come docente dell’Università di Foggia e coordinatrice del LSh affermo che con grande emozione ci prepariamo alla presentazione del libro, frutto e risultato delle nostre ricerche. Come prima Università amica del Metodo Analogico, è con grande piacere che cogliamo oggi l’opportunità di esplorare e discutere questo importante contributo nel campo dell’istruzione e della pedagogia. Il metodo analogico proposto da Camillo Bortolato rappresenta un approccio innovativo e significativo nell’insegnamento di tutte le discipline. La sua ricerca e il suo impegno nel trovare modi alternativi per trasmettere concetti complessi in modo accessibile e coinvolgente per tutti i bambini sono degni di nota e di approfondimento. Questo volume offre un’analisi dettagliata del metodo proposto da Camillo, mettendo in luce le sue applicazioni pratiche e il suo potenziale nell’ambito educativo”, così dichiara la prof.ssa Toto, curatrice del volume in questione.
Il libro rappresenta, infatti, un’importante pietra miliare nel campo dell’istruzione e della didattica innovativa, concentrando l’attenzione sul Metodo Analogico ideato dal maestro Camillo Bortolato e sulle esperienze coinvolgenti vissute durante le giornate dedicate alla sperimentazione.
“Il metodo Bortolato si presenta come un’innovativa prospettiva nell’ambito della pedagogia, offrendo un approccio all’insegnamento che si distingue per la sua efficacia, versatilità e flessibilità nell’adattarsi alle esigenze di tutti i bambini, compresi quelli con Bisogni Educativi Speciali, consentendo agli insegnanti di personalizzare l’insegnamento per soddisfare le varie capacità e stili di apprendimento. Ciò che rende questo metodo di insegnamento così significativo è la sua capacità di tradurre concetti complessi in rappresentazioni visive e analogie, permettendo agli studenti di avvicinarsi alle singole nozioni con maggiore familiarità e comprensione. Questa modalità di insegnamento favorisce un coinvolgimento attivo, stimolando la curiosità e la creatività nell’apprendimento”, aggiunge il prof. Dario Ianes, professore ordinario di Pedagogia dell’inclusione presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano-Bozen e co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento.
“Questo approccio su misura concentra la sua attenzione sui contenuti corretti dell”apprendimento rendendolo di conseguenza più aderente alle potenzialità degli studenti. Per fare questo ricorre a strumenti concreti materia per materia. Al di là di trasmettere nozioni, incoraggia lo sviluppo delle capacità di problem solving e del pensiero critico. Gli studenti vengono stimolati a esplorare, a porre domande e a trovare soluzioni creative ai problemi, contribuendo così alla crescita delle loro competenze cognitive. Infine, questo approccio didattico mira anche a consolidare la fiducia degli studenti nelle proprie abilità. L’approccio graduale e progressivo, partendo dai fondamenti per poi avanzare verso concetti più complessi, aiuta gli studenti a sviluppare sicurezza nelle proprie capacità. Queste le ragioni che da insegnante mi hanno mosso alla sua applicazione, dopo aver osservato attentamente gli studenti in classe”, sottolinea il maestro Camillo Bortolato, ideatore del Metodo Analogico.
Il Metodo Analogico proposto dal maestro Bortolato, dunque, rappresenta oggi una metodologia rivoluzionaria nell’ambito dell’educazione, offrendo un approccio creativo e intuitivo specialmente nell’apprendimento dei concetti matematici. Questo libro presenta un’analisi dettagliata delle ragioni che hanno spinto la prof.ssa Toto e il Learning Science hub a promuovere tale metodo e avviare sperimentazioni condotte con gli studenti, mettendo in luce le esperienze, le pratiche e le ricerche che hanno caratterizzato questo percorso di apprendimento innovativo.
“Il metodo analogico ideato da Camillo Bortolato si presenta come un approccio didattico di fondamentale importanza nell’insegnamento delle singole discipline, favorendo un apprendimento significativo. Attraverso l’uso di analogie, rappresentazioni visive e applicazioni pratiche, il metodo favorisce una comprensione più profonda e duratura dei concetti astratti, facilitando un apprendimento che va al di là della mera memorizzazione. L’approccio coinvolgente delle analogie e delle rappresentazioni visive non solo mantiene alta l’attenzione degli studenti, ma li motiva a esplorare e a scoprire i concetti in modo più partecipativo e creativo. Ciò contribuisce non solo all’acquisizione di conoscenze, ma anche allo sviluppo delle abilità di pensiero critico e di risoluzione dei problemi, contribuendo alla creazione di una base solida che permette agli studenti di applicare le diverse conoscenze in contesti reali, incoraggiando un apprendimento che va oltre le aule scolastiche”, afferma il prof. Giorgio Mori, docente ordinario di Istologia presso l’Università di Foggia e delegato del Rettore alla Didattica.
“Fin dalla sua fondazione Erickson ha avuto cura di partire dal lavoro degli insegnanti nelle classi (da una comunità di «pratici»), con lo scopo di scoprire e capire cosa potesse funzionare e includere di più nella didattica. Anche in questo ambito, ciò che è innovativo per sua natura si annuncia prima, ma si misura sempre dopo. Dopo che ha lasciato un segno e raggiunto una diffusione significativa generando un valore aggiunto, rendendo più facile quello che prima era più complicato, migliorando l’acquisizione di competenze e alimentando avanzamenti, inclusione, scambi, riflessioni e conseguenze sull’apprendimento in generale. Nel caso degli strumenti e dei materiali del Metodo analogico, e delle altre felici intuizioni del suo Autore Camillo Bortolato, abbiamo assistito in tre decenni a un loro costante utilizzo e valutazione anno dopo anno da parte di migliaia insegnanti e alunne e alunni, che testimoniano di avere insegnato e imparato con più efficacia e profitto. Ora l’attenzione più sistematica da parte dei ricercatori non può che completare questa valutazione dal «basso» in una sinergia che non può che giovare alla scuola’’, conclude il dott. Giuseppe Degara, coordinatore Erickson Metodo Analogico.
La presentazione del libro si terrà il 3 febbraio 2024 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici – Unifg, in via Arpi 176, a partire dalle ore 10:00 e sarà un’occasione unica per approfondire il Metodo Analogico e comprendere il suo impatto nella didattica contemporanea.
Durante l’evento, autori, docenti, studenti e esperti del settore condivideranno le loro esperienze e visioni riguardo a questa metodologia innovativa.
A fare da apripista all’evento, venerdì 2 febbraio a partire dalle ore 15.00 presso la Città del Cinema (Foggia), ci saranno i nuovi Laboratori Didattici per Bambini, dedicati alla stimolante sperimentazione con Bortolato, aperti a tutte le scuole in cui è in corso la sperimentazione. Questi offriranno un’ampia gamma di attività coinvolgenti che consentiranno ai bambini e ai loro genitori di esplorare le potenzialità del Metodo Analogico. Attraverso attività interattive, divertenti esperimenti scientifici e progetti pratici, i partecipanti avranno l’opportunità di imparare in modo pratico e divertente.
L’evento sarà aperto a tutti coloro che sono interessati a esplorare le nuove frontiere della didattica e dell’apprendimento, offrendo un’opportunità di dialogo e scambio di idee tra accademici e professionisti del settore.
Per ulteriori informazioni si prega di contattare il team del Learning Science hub all’indirizzo learningsciencehub@unifg.it.
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