Al Dipartimento di Studi Umanistici arriva MAB LAB, un laboratorio pratico sul metodo Bortolato
A metà marzo il DISTUM si trasforma in un polo di sperimentazione pratica degli innovativi strumenti didattici di Camillo Bortolato, ideatore del metodo analogico. “Il metodo analogico è questo modo “umano” di apprendere, che è quello infantile, perché i bambini hanno la comprensione al volo di tutte le cose. I bambini sono il modo verso cui deve andare l’umanità di apprendere” dichiara Bortolato in un’intervista rilasciata alla Rai. L’insegnante e pedagogista originario di Zero Branco (TV) ha lavorato nella scuola primaria per oltre quarant’anni e ha collaborato a lungo con il Centro Studi Erickson. Durante la sua lunga carriera, Bortolato ha acquisito un’elevata conoscenza dei processi cognitivi dei più piccoli, escogitando, sulla base del lavoro svolto giorno per giorno in classe, una metodologia di insegnamento che permetta di “comprendere al volo” le nozioni, in maniera intuitiva.
Tramite kit di strumenti progettati ad hoc per stimolare l’intuizione e l’analogia tra realtà concreta e pensiero astratto, Bortolato ha conquistato centinaia di docenti, genitori, educatori ed educatrici in tutta Italia. Ad oggi, il suo metodo è stato utilizzato da oltre 2 milioni di bambine e bambini, che ne hanno potuto trarre benefici evidenti e immediati, come suffragato dalle decine di testimonianze pubblicate sul portale web del metodo. Dal mese di febbraio 2023, l’Università di Foggia ha acquisito ufficialmente lo status di “amica del metodo Bortolato”, stipulando un accordo di partenariato con il team del maestro e patrocinando i laboratori che si terranno il prossimo mese presso il Dipartimento di Studi Umanistici.
Il workshop si articolerà in tre giornate (15-17 marzo), presso l’edificio dipartimentale sito in via Arpi, 176. I laboratori offerti verteranno su:
- calcolo mentale;
- attestati dell’errore;
- solidi con le cannucce;
- analisi logica e grammaticale;
- gioco con vertebrati ed invertebrati;
- geometria e gioco a premi;
- bancarella dell’euro.
Camillo Bortolato sarà ospite del Dipartimento di Studi Umanistici nella giornata del 15 marzo per inaugurare le attività. A coordinare i laboratori, sotto la supervisione scientifica della Prof.ssa Giusi Antonia Toto, saranno presenti alcune professioniste del settore educativo, le quali hanno ormai una lunga esperienza con il metodo. Si tratta di Mary Semeraro, insegnante dell’ICS “Vittorino da Feltre – Zingarelli” di Foggia, da tempo iscritto tra gli istituti “amici” del metodo Bortolato; Rosanna Di Francesco, docente di scuola secondaria che utilizza gli strumenti analogici nel supporto ad alunni con Bisogni Educativi Speciali; Lucia Melchiorre, docente di scuola e vice-presidente dell’Associazione iFun, una comunità di genitori di ragazze e ragazzi con disturbo dello spettro dell’autismo. A supporto delle attività laboratoriali vi sarà uno staff di dieci esercitatori esperti, afferente al Learning Science Hub diretto dalla Prof.ssa Toto; è prevista la partecipazione di circa 140 studenti di scuola primaria e di una rappresentanza di studenti di scuola secondaria. Le tre giornate saranno introdotte dai saluti istituzionali del Prof. Sebastiano Valerio, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, della Prof.ssa Isabella Loiodice, ordinaria di Pedagogia generale e sociale, della Prof.ssa Annamaria Petito, ordinaria di Psicologia Clinica, della Prof.ssa Manuela Ladogana, ricercatrice di Pedagogia generale e sociale, del Prof. Luigi Traetta, associato di Pedagogia speciale, e di Maria Aida Episcopo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il territorio di Foggia. Prossimamente, in collaborazione con il team del Metodo Bortolato, l’Unifg finanzierà una borsa di ricerca per avviare delle attività di sperimentazione scientifica con gli strumenti del metodo analogico.
Per scoprire di più sul metodo analogico, recupera su YouTube il seminario che il maestro Bortolato ha tenuto lo scorso 13 gennaio all’Università di Foggia, oppure ascolta il podcast che ha registrato per i microfoni di WeUnifg, la webradio di Ateneo!